NEWS a cura di Cinematografo.it
08 aprile 2011
Tricolore per due
"Dalle proteste alle proposte", dice l'ad Cinecittà Luce Sovena. "La coppia Italia-Francia può funzionare, ma deve somigliare a quella Deneuve-Mastroianni", l'auspicio di Gastaud dell'Arp
"Sono soddisfatto perché dalle proteste siamo arrivati alle proposte reali". Così Luciano Sovena, ad di Cinecittà Luce, apre il convegno sul sistema di finanziamento al cinema italiano che si è svolto stamattina a Roma.Un incontro dal titolo "Diamo stabilità al cinema: il modello francese", organizzato da 100autori e Cinecittà Luce, che pone le basi per un rinnovamento del settore audiovisivo italiano attraverso il richiamo al "modello francese"."Il cinema è il settore più importante a livello educativo nel formare la visione del mondo dei giovani e non deve dipendere da industrie esterne, ma autofinanziarsi", dice il regista romeno Radu Milhaileanu, presidente dell'Arp (Société civile des Auteurs Réalisateurs Producteurs), auspicando una maggiore attenzione al modello d'oltralpe, esempio virtuoso di detassazione degli utili, supportato da un sistema di fiscalità specifico a favore dell'industria cinematografica.E Florence Gastaud, delegato generale dell'Arp, aggiunge: "Il sistema francese è una sorta di ecosistema che consente al cinema di autoalimentarsi. Molti finanziamenti arrivano dalle reti televisive e dai provider d'accesso internet, il 60%-70% di tutto il fondo di sostegno del CNC (Centre national du cinéma)".In un momento in cui il cinema italiano soffre dell'amputazione dei budget dello Stato alla cultura si cerca di dimostrare che solo l'introduzione di misure di agevolazione fiscale consentirà al nostro paese di allinearsi al resto d'Europa. "Il governo Berlusconi aveva dimezzato il Fus (Fondo unico per lo spettacolo) e bloccato il tax credit, all'arroganza di questa scelta abbiamo contrapposto l'occupazione della Casa del cinema e del red carpet del Festival di Roma", dice il Presidente dell'Associazione dei 100autori Stefano Rulli, che si ritiene soddisfatto per il ripristino del tax credit e il recupero del Fus, deciso da Tremonti dopo le dimissioni del ministro Sandro Bondi. Ma si augura l'introduzione di un prelievo di scopo sui media che utilizzano il cinema e non pagano nulla: "Il berlusconismo ha passato l'idea che i produttori di cinema sono dei mangiapane, mentre il settore dell'audiovisivo è strategico e importante a livello economico. Chiediamo al nostro governo il rilancio del cinema italiano"."I tagli alla cultura, che rappresentano a malapena l'1% del budget di un paese, sono inaccettabili", aggiunge Mihaileanu e Gastaud conclude: "Penso che la coppia Italia-Francia possa funzionare, basta che somigli a Deneuve-Mastroianni e non a Sarkozy-Berlusconi!".
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