NEWS a cura di Cinematografo.it

Il regista Marco Ponti

14 dicembre 2010

Ponti d'amore

Fine riprese per il nuovo film del regista di Santa Maradona. Che dirige Trinca, Scianna e Crescentini in Ti amo troppo per dirtelo: ?Una spaghetti romantic comedy?

Ultimo ciak per il nuovo film di Marco Ponti, che torna alla regia, dopo molte esperienze da sceneggiatore, con Ti amo troppo per dirtelo, dalla primavera 2011 in sala con Medusa. Una commedia romantica, che vede al centro della narrazione una giovane coppia - lei Jasmine Trinca, lui Francesco Scianna (Baaria, Vallanzasca) - alle soglie del matrimonio e alle prese con una sbandata che porta il nome di Carolina Crescentini. Nel cast anche Fabio Troiano, Valeria Bilello e Bianca Brandolini D'Adda, a detta del regista, "tutti perfettamente congruenti con la parte". E accanto a loro, una galleria di volti noti, da Boosta dei Subsonica ad Alex Infascelli, passando per Paola del duo Paola e Chiara."Quello che mi ha colpito maggiormente – racconta Jasmine Trinca – è stata la capacità di Marco di inserire all'interno di una cornice di genere alcuni elementi tipicamente personali: come la reazione estremamente vendicativa, ma anche divertente, del mio personaggio al tradimento del futuro marito". E sul tema dell'infedeltà aggiunge: "Non credo che faccia bene all'amore, al contrario, penso che distrugga la stima ed il rispetto reciproci". Eppure Pietro Valsecchi spiega come il ruolo della storia clandestina sia motore di crescita per il protagonista. "Il nostro film – prosegue il produttore e autore del soggetto – racconta una storia reale e realistica, senza retorica e con una freschezza fatta di sceneggiatura e non solo di battute, che permette l'immedesimazione dello spettatore"."Descriviamo coerentemente il nostro tempo – fa eco Marco Ponti – ma con la leggerezza tipica di una commedia sofisticata, che vorrei ribattezzare spaghetti romantic comedy, per citare il maestro Sergio Leone, poiché si ispira al genere anglosassone alla Harry ti presento Sally, aggiungendo degli elementi e delle tematiche tipicamente italiani". Una definizione ambiziosa? Qualcuno se lo chiede, ma gli interpreti intervengono evidenziando "l'originalità di una pellicola che si differenzia per la sua intensità, pur mantenendo un registro che vuole far sognare e dare speranza" (Jasmine Trinca). E' d'accordo anche il co-protagonista Francesco Scianna, che sottolinea "la natura spontanea e non meccanica delle situazioni comiche". "Che mi ha permesso – continua l'attore - di mettere alla prova le mie capacità, anche in ruoli completamente diversi da quelli finora interpretati".

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