NEWS a cura di Cinematografo.it

19 ottobre 2010

Il Festival dell'avvenire

Politica e Cultura insieme per fare spazio agli emergenti. La kermesse capitolina investe sui giovani professionisti, con interventi produttivi mirati

Puntare sui giovani e sulle idee innovative. Scommettere sulla cinematografia emergente. Sostenere interventi mirati alla salvaguardia del nuovo. Questi gli imperativi categorici della 5° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Roma, declinati in una serie di iniziative nate dall'unione di forze ed intenti tra istituzioni politiche e culturali. Punta di diamante del 2010, il premio Marc'Aurelio Esordienti, inserito nella cerimonia ufficiale del 5 novembre e fortemente voluto dal Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, proprio per lanciare un segnale d'innovazione, che non tarda ad arrivare. Venticinque film in gara, selezionati trasversalmente tra le sezioni principali, che si contendono la gloria con un solo must: l'esordio registico o attoriale. "Ci eravamo sempre occupati del cinema di oggi e di ieri, ma mai del cinema dell'avvenire, lasciando una lacuna, che finalmente sarà colmata", dice il Presidente del Festival Gian Luigi Rondi, che ringrazia l'impegno del mondo della politica. C'è anche chi aggiunge, come Roberto Cicutto, che non è un caso che tale iniziativa - necessaria ed ineludibile - sia opera di una donna. E con questo, il testimone passa al Direttore Artistico, Piera Detassis, che sottolinea elegantemente l'inversione di tendenza di cui Roma si fa interprete rispetto alle illustri colleghe, Venezia e Cannes: "Seppur invecchiando, il nostro Festival ringiovanisce di anno in anno". Una verità che regna sovrana, se si considera che la nuova edizione conta un numero altissimo di opere prime e seconde.Una vera e propria dichiarazione di intenti, reiterata da altre importanti iniziative, che segnalano ancora una volta la grande sinergia esistente tra le Istituzioni, il Festival ed il Mercato del Film.Prima fra tutte il New Cinema Network Lab, diretto da Cicutto, non semplice spazio di opportunità co-produttive dedicato ad autori e produttori emergenti del panorama internazionale, ma vera e propria officina creativa per venti diplomandi della Scuola Nazionale di Cinema, selezionati per partecipare a stage e workshop formativi e chiamati a realizzare un cortometraggio sul tema del bullismo, commissionato dal Ministero della Gioventù. Il quale sta lavorando in prima linea e con tutte le armi a sua disposizione, stanziando finanziamenti per realizzare un lungometraggio in digitale, che verrà co-prodotto con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, e firmando un protocollo d'intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del valore di 180.000 euro, per sostenere opere e sceneggiature di particolare valenza etica proposte dagli under 35.E se è vero che "ciò che manca in Italia non è il talento, ma le opportunità" (Giorgia Meloni), l'augurio è che quest'anno porti una ventata di autentica innovazione e che la manifestazione romana sia davvero un "Festival giovane, che parla ai giovani attraverso i giovani" (Piera Detassis).

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