NEWS a cura di Cinematografo.it
11 settembre 2010
Balada allegra De La Iglesia
"Non può andare sempre male", dice il regista spagnolo. Dopo "tante delusioni", Venezia gli regala Leone d'Argento e Osella alla scenaggiatura
"Se si tratta di trovare un'influenza, dico Lon Chaney e Lon Chaney jr, ma ora nessuno fa niente di nuovo, me incluso. Nel postmoderno si tratta di sfruttare il lavoro altrui, basta esserne coscienti: il miglior regista è il miglior barman. Dipende dal cocktail: il trucco è mescolare bene gli elementi". Così il regista Alex De La Iglesia, che esce da Venezia 67 centrando una doppietta: al suo Balada triste de trompeta vanno il Leone d'Argento per la regia e l'Osella per la sceneggiatura."Se mi piace più il primo cinema, quello muto", De La Iglesia sottolinea che "nel trovare il proprio posto tra talento e abilità sta il segreto del successo. Uno come me che ha avuto sempre delusioni ai festival il diritto di dirlo se l'è guadagnato: oggi sento un'enorme allegria, non può andare sempre male".
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