NEWS a cura di Cinematografo.it

Il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Maria Giro

07 settembre 2010

Un cattivo Giro per Placido...

"Un regista mediocre che fa brutti film: difficile ottenga il finanziamento", dice il sottosegretario ai Beni culturali dell'autore di Vallanzasca. Ma poi rivela: "Non ho visto il film"

(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Il vero problema è che Michele Placido è un regista mediocre che fa brutti film. L'anno scorso, quando ho visto sempre a Venezia il suo film dedicato al Sessantotto Il grande sogno, mi sono cadute le braccia. Era un film semplicemente brutto, di una assoluta inconsistenza". Lo dichiara in una nota il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Maria Giro, intervenendo sulle polemiche che hanno accompagnato la proiezione alla Mostra di Venezia del film di Placido su Renato Vallanzasca."Quello dedicato a Vallanzasca -aggiunge Giro- temo sia peggiore perché sono convinto, senza averlo visto, che si tratta del solito fumettone, prodotto della fiction a tutti i costi, una replica furba e malriuscita di Romanzo Criminale, trasferita da Roma a Milano. Personalmente non mi scandalizzo che si faccia un film su un criminale; mi scandalizzo che sia un regista mediocre come Placido a realizzarlo". "Dalle dichiarazioni di Michele Placido -prosegue il sottosegretario- che descrive un eroe, un mito, un uomo seducente che non ha mai ucciso - sono parole di Placido - persone inermi ma - aggiungiamo noi - poliziotti colpevoli di fare solo il proprio dovere, credo che sia molto difficile per questo film ottenere il finanziamento pubblico del Ministero così come è stato richiesto ma finora non valutato"."Tengo a precisare -continua Giro- che è una mia personale ma convinta opinione. La commissione lavorerà come sempre in piena autonomia ma confido nel pieno rispetto dei criteri che hanno sempre guidato il suo lavoro istruttorio. Il sistema per ottenere i fondi è in larga misura automatico a punteggio, il cosiddetto "reference system", che privilegia criteri obiettivi, tenendo conto del curriculum del produttore e del cast e finendo così per premiare solo i soliti noti, che non sempre sono garanzia di qualità"."Ma leggendo le dichiarazioni di Placido da Venezia -prosegue ancora il sottosegretario- e alcune battute del film riprese in agenzia, ho il fondato sospetto di trovarmi di fronte, nonostante il prodigioso cast, ad una sceneggiatura senza capo né coda, che non si regge in piedi e credo che la commissione ministeriale di questo dovrà tenere conto"."Dopo questo ennesimo episodio sono ancora più convinto che ha ragione Bondi quando sostiene che è ora di voltare pagina e di finanziare solo le opere prime e seconde, meritevoli di essere sostenute, al di là delle celebrità e dei grossi nomi che ci sono alle spalle. Detto questo -conclude Giro- siamo orgogliosi di aver finanziato lungometraggi di Mario Martone, Carlo Mazzacurati, Ascanio Celestini, Emidio Greco, Stefano Incerti e Pasquale Scimeca, tutti presenti alla Mostra di Venezia".

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