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16 febbraio 2010

Stop alla xenofobia!

a cura di Cinematografo.it

"Basta agli immigrati nella sola cronaca nera", dice il coordinatore romano di Libertà e Giustizia. Che apre ai corti sui "Nuovi Italiani"

"La gran parte degli immigrati sono persone oneste e inserite nella società, ma spesso sono citati soltanto nella cronaca nera, basta pensare agli ultimi episodi di Milano. Con il concorso"Nuovi Italiani: storie di ordinaria integrazione" vogliamo ribaltare questo pregiudizio e incoraggiare i cittadini ad esprimere un'opinione consapevole sul tema dell'immigrazione" spiega Massimo Marnetto, coordinatore del Circolo di Roma di Libertà e Giustizia. Il concorso si rivolge a chiunque voglia testimoniare la buona integrazione, il video potrà essere un documentario, una fiction o un'animazione e non potrà durare più di 10 minuti "Quest'iniziativa ha un enorme significato sociale" continua Marnetto "non c'è bisogno di essere professionisti, chiunque potrà girare un filmato su una colf, una badante o un fruttivendolo, basta impegnarsi a certificare che esistono tanti immigrati onesti che lavorano".Stefano Martina, direttore artistico del Festival Arcipelago, chiarisce: "Da quattro anni la nostra manifestazione si occupa dei diritti umani e dei diritti civili, abbiamo aderito a quest'iniziativa per dare un segno di resistenza nei confronti dell'imbarbarimento di oggi poiché si stanno moltiplicando xenofobia e segni di violenza verso i diversi".I video dovranno essere spediti entro il 16 aprile al Festival Arcipelago, poi saranno selezionati da una giuria di esperti (sia di cinema che di immigrazione) e il 23 giugno saranno proiettati all'Intrastevere. Anche Legambiente ha sostenuto l'iniziativa, poiché il grosso dell'immigrazione sarà arrecato da problemi ambientali dato che molti migranti scappano da carestie e desertificazioni .Si vuole quindi controbilanciare la negatività dei media, che troppo spesso semplificano e riducono a stereotipo l'immigrato dietro alle paure delle gente anziché insegnare a comprendere la diversità. Come dice Teodoro Ndjock Ngana, protagonista del documentario Il colore delle parole di Marco Simon Puccioni: "Non è stato fatto nulla né con i compagni né adesso con Calderoli. Tutti parlano degli immigrati che devono arrivare e nessuno parla di quelli che sono qui, questa iniziativa  invece vuole parlare di integrazione". 

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