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08 novembre 2009
Terni senza frontiere
a cura di Cinematografo.itLa Cucinotta inaugura oggi il festival "Popoli e Religioni", dedicato al tema dell'integrazione. Focus sull'Africa e retrospettiva su Zanussi
Sarà Deserto dientro del messicano Rodrigo Plà (La zona) ad aprire ufficialmente oggi (15.30, al Cityplex Politeama di Terni) la quinta edizione di "Popoli e religioni - Umbria international film fest", la kermesse ideata da Vincenzo Paglia - vescovo della diocesi di Terni, Narni e Amelia e presidente della Commissione per l'Ecumenismo e il dialogo della Cei - con la collaborazione dell'Istess, Istituto di studi teologici e storico-sociali.Il film di Plà è incentrato su un uomo che avvia la costruzione di una chiesa perché convinto di aver peccato contro Dio e di meritare una punizione divina. Il rapporto con il divino è solo uno dei tanti spunti proposti quest'anno dalla manifestazione, che abbracceràUn diverse tematiche come l'integrazione mancata, l'emarginazione e la fuga dalla guerra e dalla povertà, ma che racconterà anche la solidarietà, l'incontro tra culture, la ricchezza della diversità."Le frontiere che separano i diversi, prima che essere scritte fuori di noi, sono dentro ciascuno di noi – ha detto il vescovo Paglia, presentando la quinta edizione del Festival - Sono queste frontiere interne che impediscono l'integrazione e generano conflittualità. Bisogna favorire in ogni modo una civiltà del convivere. Averne coscienza è l'inizio di una cultura condivisa tra uomini e donne differenti."Cinque film e sei documentari in concorso, una retrospettiva dedicata al regista Giuliano Montaldo, al quale sarà consegnato il premio alla carriera, sette film per le scuole e quattro opere cinematografiche che non andranno nelle sale italiane, inserite in una rassegna a parte definita "Voci silenziose". Questa in sintesi la proposta di Religioni e Popoli, che avrà una madrina d'eccezione: Maria Grazia Cucinotta. E sarà lei, insieme al regista polacco Krzysztof Zanussi, ad inaugurare stasera la kermesse: la Cucinotta leggerà la lettera di "Yaguine e Fodè", i due bambini africani che nel 1999 lanciarono un appello ai governatori d'Europa e morirono su un aereo diretto a Bruxelles, nel tentativo di consegnare personalmente la lettera. Due piccoli eroi divenuti il simbolo dell'edizione 2009 del festival, dedicata al problema "Integrazione e immigrazione" e all'Africa.Paolo Bianchini, regista del film su "Yaguine e Fodè" in fase di realizzazione, spiegherà poi il progetto "Una scuola adotta un villaggio" per l'acquisto di pannelli fotovoltaici in Guinea. Di Krzysztof Zanussi, invece, il festival celebra i 40 anni di attività con una retrospettiva che ripercorrerà a ritroso la sua filmografia.
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