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18 ottobre 2009

L'Europa per il documentario

a cura di Cinematografo.it

Il ruolo di Eurimages nell'ambito del progetto Media. Grandi potenzialità per il settore dell'audiovisivo

In occasione del Festival Internazionale del Film di Roma e nella cornice della Casa del Cinema si è tenuto un incontro sul ruolo del programma Eurimages all'interno del progetto Media dell'Unione Europea. Grandi le potenzialità che tale progetto può dare al settore dell'audiovisivo europeo. E' analizzata qui la dimensione dei documentari, tradizione forte in alcuni paesi dell'Unione ma non molto trattati in altri, come ad esempio in Italia. Nel nostro paese i progetti cinematografici presentati al programma Media sono pochi, mentre i documentari sono quasi assenti. Paesi come Austria e Svizzera presentato molti documentari ad Eurimages per il semplice motivo che lì la sensibilità e l'educazione culturale sono molto alte e radicate. Più in generale, comunque, nel nostro continente non è sempre facile finanziare lungometraggi documentari e serve, dunque, particolare flessibilità; per rendere più appetibili i prodotti italiani, bisognerebbe tenere presente che Eurimages non ama i film documentari concepiti in origine per la televisione ed è necessario, dunque, prestare attenzione alla struttura dei prodotti che si intende proporre, con una narratività creativa ed originale. E' essenziale il modo in cui un progetto viene presentato, ponendo perticolare attenzione alla chiarezza degli intenti che un autore vuole sottoporre agli esaminatori: considerando che il budget di Eurimages è di 5 milioni di euro ogni due mesi, si capisce come mai la selezione è abbastanza severa ed è fondamentale presentarsi in maniera efficace. Gli italiani non risultano essere abituati ad entrare in competizione, al contrario di altri Paesi maggiormente usi a confrontarsi e a presentare meglio i progetti e i prodotti. Anche lo scarso accesso dei documentari alle sale gioca un ruolo negativo e, nel complesso, i produttori di casa nostra partono svantaggiati.In Europa,nel 2004 l'ingresso di nuovi Paesi entrati nel programma Media ha avuto effetti altalenanti; Media tenta di appianare le differenze tra Paesi vecchi aprendosi ai nuovi mettendo in campo, attualmente, 40 progetti di cui 5 coordinati dall'Italia: dal 2007 sono stati 2000 i progetti approvati. E' interessante vedere l'evoluzione delle applications a livello europeo: il programma Media II, nel 2000, ha ricevuto 2305 domande, di cui 394 accettate per un 17% di tasso di selezione e un totale di 14.458.700 euro; Media Plus, negli anni successivi, ha avuto un calo di domande scese a 637,6 per 271 accettate, con una crescita del tasso di selezione salito al 42,55% e 15.559.000 milioni di euro; Media 2007, 637 domande per 239 accettate, il 37,5% di tasso di selezione e un budget sceso a 14.395.000 milioni di euro; Media 2008 vede risalire le domande a 1183, 293 quelle accettate, un tasso di selezione ridisceso a 24,76% e un'impennata a 20.282.876 milioni di euro; Media 2009 incrementa le domande a 1247, 299 le accettate, un tasso di selezione lievemente più basso al 23,9% e un budget ancora in crescita a 21.969.161 milioni di euro; infine, il budget previsto per il 2010 è di 19 milioni di euro. Il trend generale del tasso di selezione appare in leggero declino, anche per quanto riguarda l'Italia.

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