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26 giugno 2009

Il re è morto

a cura di Cinematografo.it

Michael Jackson stroncato da un infarto a 50 anni. A luglio avrebbe dovuto tenere i suoi ultimi concerti. La sua leggenda rimarrà controversa

E' morto a Los Angeles Michael Jackson, il re del pop. Aveva 50 anni. Ieri era stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Ronald Reagan della UCLA a seguito di un arresto cardiaco. "Jackson era in uno stato di incoscienza quando è giunto in ospedale, ed è morto alle 14.26" (ora locale, le 23.26 di ieri in Italia), ha detto alla Cnn il tenente Fred Corral, portavoce dell'Istituto di medicina legale di Los Angeles, che non ha fornito spiegazioni sulle cause del decesso. Sul corpo del cantante sarà eseguita oggi un'autopsia. A dodici anni dal suo ultimo tour, Michael Jackson avrebbe dovuto questa estate esibirsi in dieci concerti all'arena O2 di Londra. Una tourneè che lui stesso - parlando davanti ai suoi fan nella capitale inglese - aveva definito come l'ultima della sua carriera, almeno a Londra. I concerti di luglio avrebbero dovuto risollevare la star dai problemi economici degli ultimi tempi. Jackson, un artista che ha venduto 750 milioni di dischi (il suo Thriller e' l'album piu' venduto della storia), era sull'orlo del fallimento, gravato da oltre 400 milioni di dollari di debiti. La sua immagine, e le sue finanze, sono state devastate dalle spese sostenute per difendersi nei processi subiti per le accuse di molestie sessuali a minori (dalle quali è stato assolto), atto finale di un percorso di autodemolizione che inizia negli '80 quando Jackson incomincia ad accanirsi contro il suo fisico di afroamericano, sottoponendosi a una serie infinita di operazioni di chirurgia plastica e a trattamenti sbiancanti della pelle che lo avrebbero progressivamente deturpato nel corpo. A questo si possono aggiungere le controverse vicende legate alla nascita in provetta dei suoi figli e ai disastrosi matrimonio con Lisa Marie Presley, la figlia di Elvis, e la sua ex infermiera (costretta a firmare un accordo in cui rinunciava alla maternità). Se l'uomo rimarrà controverso, fuori discussione è invece il suo genio musicale. Nato a Gary, in Indiana, il 29 agosto 1958, la spettacolare carriera di Michael inizia in famiglia, con i Jackson Five, dai quali si allontanerà per mettersi in proprio nel 1978 , quando prende parte alle riprese del film The Wiz, con Diana Ross, incidendone anche la colonna sonora. Nel 1979 realizza l'album Off The Wall, che vende oltre 20 milioni di copie, e si avvale di collaborazioni importanti come quella di Stevie Wonder e Paul McCartney. Il 1982 è l'anno di Thriller, il disco (e lo splendido videoclip diretto da John Landis) che lo consacrerà re del pop e consegnerà alla leggenda il moonwalk, quel suo modo robotico di ballare inarcandosi all'indietro. Il successo permette a Jackson di pretendere il controllo totale sul suo lavoro, dai dischi agli show, dalle scenografie alle coreografie. Negli anni Ottanta Michael Jackson diventa, assieme a Madonna, la star più popolare del mondo. Nell'85 insieme a Lionel Richie, l'artista afroamericano compone l'inno umanitario "We are the world" cantato dalle più grandi star della musica americana a favore delle popolazioni africane. Nel 1987 Jackson torna in azione con un proprio album, Bad, un altro grande successo che consegna al mondo però un Jackson già cambiato: iniziano in quel periodo le fobie e i capricci della star, che abbiamo ricordato sopra. L'anno dopo è il protagonista del film Moonwalker, un esperimento a metà strada tra il fantastico e il musical. Nel '91 arriva Dangerous, ma il suo mito inzia a vacillare. Due anni dopo piomebranno sulla sua vita le prime accuse di molestie sessuali ai minori. Accuse senza conseguenze dal punto di vista giudiziario, ma che avrebbero sporcato la sua reputazione negli anni a venire. Un'ombra che Jackson avrebbe voluto cancellare con il ritorno in scena per i suoi ultimi concerti. Prima che la morte gli rubasse la scena per perpetuarne la leggenda.

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