NEWS

Kristin Scott Thomas<br/><i>Ti amerò sempre</i>

02 febbraio 2009

Kristin, ti amerò

a cura di Cinematografo.it

"Non un film su un'assassina, ma sul suo ritorno al mondo", dice Philippe Claudel. Che debutta alla regia con la Scott Thomas

"Ho voluto mostrare la rinascita di una donna, e il suo rapporto con la sorella: non fare un film su un'assassina, ma sul suo ritorno al mondo". Parola dello scrittore francese Philippe Claudel (Anime grige, La nipote del signor Lihn, Il rapporto, tutti editi da Ponte alle Grazie), che porta in sala da venerdì 6 febbraio in 80-100 copie con Mikado il suo acclamato debutto alla regia: Ti amerò sempre (Il y a longtemps que je t'aime), protagoniste Kristin Scott Thomas, premio miglior attrice agli European Film Awards, ed Elsa Zylberstein, già candidato ai Golden Globes, e in lizza per i Bafta e cinque Cesar, gli Oscar francesi. Storia del nuovo incontro tra Juliette (Scott Thomas), reduce da 15 anni di carcere, e la sorella minore Léa (Zylberstein), che la accoglie a Nancy nella casa dove vive con il marito Luc, le due figlie adottive e il suocero, Ti amerò sempre "è nato da subito come un film, non poteva essere un romanzo - rivela Claudel - perché lo vedevo già per immagini, senza tralasciare la possibilità di sfruttare il talento di due attrici come queste e gli altri collaboratori". Il regista chiarisce poi la sua posizione su uno dei temi del film, l'eutanasia: "La mia posizione al riguardo non è importante, mi interessava porre questa e altre domande al pubblico: per me lo schermo è uno specchio per lo spettatore, affinché possa chiedersi: come avrei reagito io?".  Se Juliette è reduce e traumatizzata dalla reclusione, tuttavia non è l'unica a sentirsi in prigione: "La sua detenzione produce danni collaterali, soprattutto sulla sorella. Da parte mia, cerco di mettermi molto vicino ai personaggi, senza menzogne", dice il regista, e sulla stessa lunghezza d'onda l'interprete, Elsa Zylberstein: "Anche Léa è in prigione, una prigione mentale: è quasi perseguitata dalla sorella, mangiata dentro, per questo non ha nemmeno figli propri, ma adottivi. Il problema è: come reagire alla prigione? In questo, il mio personaggio rappresenta gli altri, la società intera". "Non avrei potuto fare questo film su due fratelli, perché un po' non mi interessa, un po' sarebbe una relazione per me troppo misteriosa: mi sento molto più a mio agio nell'universo femminile, più complice", aggiunge Claudel, per il quale il film è nato da un interrogativo fondamentale: "E' possibile dopo una lunghissima separazione ricostruire un vero rapporto?". Se Rohmer - scherzosamente citato nel film - piace a Claudel solo per i primi film, come Le signe du lion, viceversa il regista, che si dichiara cinematograficamente onnivoro, per Ti amerò sempre si è ispirato a Claude Sautet, Nanni Moretti ("Ho cercato la stessa delicatezza e sobrietà che ha La stanza del figlio nel trattare un tema forte"), e Bergman, "nonostante non ami il suo cinema", per l'attenzione ai volti dei personaggi. Da ultimo, Claudel, che si dice dispiaciuto dell'esclusione dell'attrice dalla cinquina degli Oscar, loda la sua protagonista Kristin Scott Thomas: "Vive in Francia da 28 anni, parla un'ottima lingua, ma il nostro cinema non le aveva ancora offerto un ruolo drammatico di peso: con Ti amerò sempre ci abbiamo guadagnato entrambi". 

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica