NEWS

La regista<br/>Agnes Varda

03 settembre 2008

Il paradosso di Agnès

a cura di Cinematografo.it

"Non ci sono paesaggi più belli della spiaggia. La sua infinita orizzontalità assomiglia molto al percorso d'una vita". Così la Varda racconta il suo documentario Fuori Concorso

"Questo film è un paradosso assoluto. Mescola costruzione e casualità, e in esso ho voluto passare davanti alla macchina da presa, mostrarmi, mantenendo allo stesso tempo il forte desiderio di nasconderm". Agnés Varda risponde alla stampa, provando a spiegare l'inconsueta natura del suo lungometraggio. "Non ho voluto che si limitasse alla memoria autoreferenziale ma che affrontasse anche molti dei grandi temi che hanno contraddistinto la seconda parte del secolo scorso".Les plages d'Agnés è un documentario dall'identità ondivaga e multiforme, che passa rapidamente e senza scosse dal diario personale all'installazione d'arte, dal discorso da film saggio all'imagerie del poema visivo: "In alcuni casi è stato necessario ricorrere a una ricostruzione preordinata e pianificata nei dettagli, ma ho voluto conservare un po' del metodo documentario".Prima di tutto però il film è un appassionato, vitale e malinconico autoritratto di una delle più grandi registe del cinema contemporaneo, giunta alla difficile scelta di passare davanti all'obiettivo "perché, come dice Montaigne, quando si è vecchi ci si chiede cosa veramente sappiano di noi le persone vicine, gli amici, e ancora di più i familiari. Vorrei che questo fosse un modo per far conoscere i miei sentimenti, i miei ricordi, qual è stato il mio percorso. Mio figlio, durante la produzione di questo film ha scoperto di non conoscere molte cose di me, del mio passato, ma anche del mio modo di pensare. Certo questo è un desiderio da vecchi, ma non da morenti". Tornando sella difficile ricerca d'una scrittura appropriata a questo inusitato progetto poi Agnés Varda racconta."Ho usato molti materiali diversi per comporre questo film, il cui motivo di fondo è evidentemente il puzzle. Ho usato per esempio molti spezzoni di film, non tutti miei, sempre estrapolandoli dal loro contesto d'origine e riutilizzandoli come fa un uccellino che costruisce il proprio nido raccogliendo in giro i frammenti più diversi". "Fare un film è condivisione", ha dichiarato sorridendo la regista, "questo film rappresenta la libertà dell'artista di uscire dalla rappresentazione immediatamente comprensibile".

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica