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<i>W.</i>

11 luglio 2008

W. for Venezia?

a cura di Cinematografo.it

Il "Bush" di Stone tra i possibili colpi del Lido. Con Van Sant, Bigelow, Harris, Resnais, Tsai Ming-liang e Miyazaki

Potrebbe essere W. di Oliver Stone il colpo a sorpresa di Venezia 2008. Ancora in fase di rifinitura, il film sul Presidente Bush è dato in uscita ad ottobre, il 17 negli States e il 22 in Francia. Scadenze troppo ravvicinate a quelle del Festival per non solleticarne gli appetiti, tenendo conto anche che la precedente comparsata di Stone al Lido (due anni fa con World Trade Center) era stata tutt'altro che memorabile. Quale migliore occasione per rifarsi, dunque? Nei panni dell'attuale inquilino della Casa Bianca vedremo Josh Brolin, mentre Elizabeth Banks sarà la first lady Laura. Nell'incrocio di date, fasi di lavorazione, impegni con altri festival, sensazioni e rumors, è possibile immaginare un cartellone ipotetico della Mostra, a più di due settimane dalla sua ufficializzazione (la conferenza stampa di Venezia 2008 è fissata il 29 luglio). Rimanendo agli yankee, oltre alla già prevista Kathryn Bigelow di The Hurt Locker, non dovrebbe mancare l'appuntamento Gus Van Sant che ha già finito di girare Milk, il biopic sul primo politico gay eletto negli States. Protagonista sarà Sean Penn che ritrova il giovane Emile Hirsch, da lui diretto in Into The Wild. Tra i papabili di origine americana c'è anche The Road di John Hillcoat (che però è australiano), tratto dall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy. Viggo Mortensen dovrà condurre suo figlio (Smit-McPhee) verso sud, direzione oceano, alla ricerca di un pallido sole e di una speranza di salvezza in un mondo post-apocalittico ridotto a cenere e neve. Nel cast anche Charlize Theron. Viggo Mortensen è in ballo anche con un altro film, il western Appaloosa che, dopo Pollock, segna la seconda esperienza in regia di Ed Harris (tra gli interpreti). Possibile pure il ritorno di Keira Knightley al Lido, un anno dopo Espiazione. Stavolta l'attrice americana dovrebbe presentare il dramma in costume (siamo nel 18° secolo) The Duchess, di Saul Dibb, in cui la bella Keira interpreterà il ruolo di Georgiana, duchessa del Devonshire. Il duca sarà Ralph Fiennes. Anche Joe Wright, il regista di Espiazione, potrebbe tornare alla Mostra per presentare The Soloist con Robert Downey Jr. e Jamie Foxx, storia di un musicista barbone che sogna di esibirsi al Walt Disney Concert Hall. Completato, in uscita il 19 settembre negli States, e dunque papabile per Venezia anche il nuovo di Neil Labute, Lakeview Terrace, con Samuel L. Jackson e Patrick Wilson, in cui i probemi di vicinato tra un poliziotto e una coppia interrazziale rischiano di sfociare in tragedia. Sul tappeto rosso del Lido potrebbero arrivare anche l'ultimo Aronofsky, The Wrestler (con Mickey Rourke ed Evan Rachel Wood) e Eagle Eye di D.J. Caruso, con Shia LaBeouf e Michelle Monaghan. Da tenere d'occhio The Women di Diane English, con il trio delle meraviglie Eva Mendes, Meg Ryan e Annette Bening, e Triage di Danis Tanovic (No Man's Land), sulla vicenda di un fotoreporter interpretato da Colin Farrell che si scontra con gli orrori della guerra balcanica. Qualcosa si muove anche sul fronte orientale, con una manciata di film pronti a sbarcare al Lido. Probabile la partecipazione del malese-taiwanese Tsai Ming Liang con Visage, film girato all'interno del Louvre con Jean-Pierre Léaud e Maggie Cheung, del vietnamita Tran Anh Hung con l'hard-boiled I Come With The Rain, del cambogiano Rithy Panh con la trasposizione del romanzo della Duras Un barrage contre le Pacifique (con Isabelle Huppert), e del maestro Hayao Miyazaki con l'animazione Gake no ue no Ponyio. Dovevano essere a Cannes, ma è probabile che li troveremo a Venezia: stiamo parlando di John Woo e del kolossal basato sulle "Cronache dei Tre Regni", Chi Bi, che vedrà protagonista un habituè del Lido come Tony Leung; e del cinese Chen Kaige che con Mei Lanfang racconterà la vera storia del più importante cantante dell'opera cinese, interpretato da Leon Lai, affiancato dalla star Zhang Ziyi. Per quanto riguarda gli europei sono pronti (o quasi) Cheri di Stephen Frears, con Michelle Pfeiffer e Les Herbes Folles di Alain Resnais, con Emmanuelle Devos e Mathieu Amalric. Sul fronte dei possibili ci sarebbe anche il cileno Raoul Ruiz che con Nucingen Haus si confronta con un testo di Balzac. Gli italiani sono invece quelli annunciati da tempo: Pupi Avati con Il papà di Giovanna, Daniele Vicari con Il passato è una terra straniera, Ferzan Ozpetek con Un giorno perfetto e Marco Bechis con Birdwatchers.

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