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09 luglio 2008
Il lavoro (non) è un gioco
a cura di Cinematografo.itSarà presentato all'Azzurro Scipioni di Roma il corto Ludos Game's Mr Pinky. Sotto accusa il precariato
In un imprecisato futuro, in una Roma trasfigurata, Carlo vive la sua ultima giornata da disoccupato e da uomo: Carlo ha perso il lavoro, gli affetti, gli amici, la casa, la famiglia e, sopratutto, la fiducia in se stesso. Da queste premesse comincia il cortometraggio Ludos Game's Mr Pinky, diretto dal regista Alessandro Panichi e scritto da Cristian Spaccapaniccia (produttori Simone Pizzi e Gabriele Calarco). Aggrappato alle sue sigarette, come ad un ultimo barlume di speranza, dopo vari tentativi e colloqui di lavoro andati male, Carlo decide di rispondere ad un annuncio della Ludos Games. A questo punto comincia il meccanismo di alienazione. Carlo, pur di lavorare, decide di accettare qualsiasi proposta. Anche quella di diventare una macchina, un tamagotchi vivente. Una dura ma divertente parabola sull'uomo moderno trasformato da soggetto ad oggetto, da produttore consumatore a prodotto consumato, rinunciando alla propria umanità. A vestire i panni del protagonista Carlo l'attore Fabio De Caro. Suo antagonista il direttore della Ludos Game, interpretato da Marco Liorni alla sua prima prova da attore. Il corto sarà proiettato sabato prossimo (ore 10.45) presso il Cinema Azzurro Scipioni di Roma. A seguire dibattito aperto col cast.
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