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Sergio Castellitto

18 marzo 2008

Le cronache di Sergio

a cura di Cinematografo.it

"Narnia come Shakespeare", così Castellitto agli studenti romani. Professore alla prima di "Aspettando la Festa"

Una carrellata di quattro minuti tra creature bicefale, animali terrificanti e sciabolate degne de Il gladiatore. L'incontro tra Sergio Castellitto e i trecento studenti dell'Istituto Romano Einstein, "una sede risparmiata dal bullismo ma non dall'indifferenza delle istituzioni" secondo la preside, non poteva avere prologo migliore. Le immagini in anteprima mondiale de Le cronache di Narnia - Il principe Caspian, secondo film tratto dalla trilogia fantasy di Lewis, scaldano la giovanissima platea e danno il là all'attore e regista romano nel primo degli appuntamenti di "Aspettando la Festa", l'iniziativa che Fondazione Cinema per Roma e il comune promuoveranno nelle scuole della capitale da qui a settembre. "Se il primo vi è piaciuto - esordisce Castellitto - questo vi strapiacerà. E' più spettacolare, più dark, più adulto". Se la confezione ricorda gli episodi gotici di Harry Potter (Il prigioniero di Azkaban soprattutto), il contenuto rivela ascendenti più alti: "La struttura somiglia a quella dell'Amleto di Shakespeare. - confessa l'attore che interpreta il tiranno Miraz - C'è un giovane principe che vuol riprendersi il regno usurpatogli dall'omicida del padre. Il senso profondo dell'opera è l'invidia dei grandi per la gioventù". L'attore rammenta di aver provato disagio nelle scene di battaglia: "Paura fisica, terrore di farmi male". E di essersi divertito molto con Pierfrancesco Favino, l'altro italiano nel cast: "E' la terza volta che lavoriamo insieme (dopo Padre Pio ed Enzo Ferrari, ndr) e finisce sempre che lo meno". Sul blue screen, che ha caratterizzato i due terzi del girato, nulla da obiettare: "Chi recita in teatro è abituato al palcoscenico spoglio". Molti effetti speciali certo, "ma l'unico che conta è lo sguardo dei bambini sulla storia" dichiara l'attore, che su Narnia così conclude: "Grazie a questo film mi riguadagnerò la stima dei miei figli". Spazio alle domande. Non molte, c'è più imbarazzo. Un ragazzo prova a fare la prima, ma non ci riesce, alla fine esplode: "Cercate di capire. Ho un debito in italiano da recuperare". Risata collettiva. Le altre sono variazioni sul "che effetto fa?". Di seguito: che effetto fa recitare in inglese? "Non è la prima volta. Devi solo lavorare di più con la memoria". Che effetto fa lavorare in una produzione americana? "Quello determinato dalla maggiore disponibilità di soldi". Che effetto fa recitare in un fantasy? "Divertente". E così via. Castellitto "non risponde" abilmente a uno studente che vuol sapere quanto guadagna un attore, ritorna con affetto a parlare di una carriera che l'ha visto fare da cerniera tra la vecchia generazione d'attori (Mastroianni, Sordi, Gassman,) e la nuova, e alla fine si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. La prima frustata è contro reality e talk show: "In Italia l'unica cosa che produciamo in abbondanza è la volgarità. Ne abbiamo più dei rifiuti a Napoli. Non mi riferisco alle parolacce, ma alla simulazione d'intelligenza e di rapporti personali che va in scena quotidianamente da Amici al Grande Fratello". La seconda contro il download. All'innocenza dei ragazzi che confessano di andare al cinema in media una volta al mese e di scaricare film dalla rete tutti i giorni, Castellitto ricorda: "l'esperienza della platea, del condividere con gli altri, contro la solitudine di una visione sempre più piccola". Se proprio dovete scaricare, aggiunge, cercate titoli degni: "Consiglio a tutti di vedere Una vita difficile di Dino Risi, un film sulla giovinezza con un grande Alberto Sordi. Molto divertente". Le ultime battute sono declinate al futuro anteriore. Castellitto sarà presto un gadget della Disney (secondo una vecchia abitudine della casa madre con i suoi personaggi): "Non vedo l'ora di trasformarmi in un pupazzetto di plastica"; conferma che nel terzo episodio della saga di Narnia lui non ci sarà ("Morirò"); rivela che in di Italians di Veronesi ha scoperto un ottimo Scamarcio attore (non appena viene nominato il sogno delle teenager italiane, viene giù un coro di buu); che ritroverà l’attrice tedesca Martina Gedeck (interprete de La vita degli altri e già sua partner in Ricette d'amore) in Tris di donne & abiti nuziali, per la regia di Vincenzo Terracciano. E che tornerà presto alla regia. Quando? "Forse l'anno prossimo farò qualcosa". Con la Mazzantini? "Sempre con mia moglie Margaret, certo". Professore di cinema, maestro di devozione coniugale. (Foto Pietro Coccia)

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