BIOGRAFIA
Regista. Di origini metà svizzere metà francesi, la Meyer, dopo gli studi presso l'Institut des Art de Diffusion (IAD) in Belgio, arriva al cinema giovanissima, lavorando come aiuto regista di Alain Tanner nei film "Furbi" (1995) e "Jonas et Lila, a demain" (1999). Contemporaneamente, con "À corps perdu" (1994), inizia a dirigere cortometraggi che ottengono un ottimo riscontro nei festival internazionali: "Des heures sans sommeil" (1999) e "Tous à table" (2001), vincitore del premio del pubblico a Clermont-Ferrand. Dopo due documentari, "Autour de Pinget" (2000) e "Les flics, pas les noirs, pas les blancs" (2001), dirige "Des épaules solides" (2003), prodotto per la serie di ARTE "Masculin-Féminin/Petite Caméra", riscuotendo un grande successo di pubblico e una candidatura ai Premi del Cinema Svizzero come miglior film. Nel 2007 realizza il suo primo lungometraggio,"Home", che viene presentato con successo alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2008, mentre con "Sister" (2012), opera seconda, si aggiudica l'Orso d'argento Speciale al Festival di Berlino 2012. Nello stesso anno è chiamata a far parte della giuria della 69ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
FILMOGRAFIA
[2014] | I ponti di Sarajevo |
[2012] | Sister |
[2007] | Home - Casa dolce casa? |
Trova Cinema
Box office
dal 21 al 24 maggio
Incasso in euro
- 1. Gli anni più belli 1.196.456
- 2. Bad Boys for Life 882.185
- 3. Il richiamo della foresta 680.273
- 4. Parasite 605.719
- 5. Sonic. Il film 499.216