SCHEDA ARTISTA

Stefano Accorsi

Stefano Accorsi

Nasce a BOLOGNA (Italia) il 02-03-1971

BIOGRAFIA

Attore. Esordisce nel 1992 con il sanguigno personaggio di Matteo in "Fratelli e sorelle" di Pupi Avati. Nel 1993 finisce gli studi alla Scuola teatrale di Alessandra Galante Garrone a Bologna. Diventa famoso nel 1995 per lo spot pubblicitario del gelato Maxibon girato con la regia di Daniele Luchetti. L'anno successivo dopo due partecipazioni in "La mia generazione" di Wilma Labate e "Vesna va veloce" di Carlo Mazzacurati è Alex il protagonista di "'Jack frusciante uscito dal gruppo", film tratto dall'omonimo libro di Enrico Brizzi, manifesto della sua generazione. L'anno dopo va la Festival di Venezia con "'Piccoli Maestri" di Daniele Luchetti, altra commedia di formazione in cui il suo personaggio, Gigi, racconta in flashback l'esperienza della guerra partigiana di alcuni studenti padovani. Dopo "Ormai è fatta" di Enzo Monteleone - buon film di scarso successo che gli vale la Grolla d'Oro come miglior attore -, la notorietà arriva con il pluripremiato "Radiofreccia", per cui ottiene il David di Donatello, il Premio Amidei e il Ciak d'Oro come migliore attore protagonista. Nel 2001 nelle sale Accorsi è presente con tre film di successo: "La stanza del figlio" di Nanni Moretti, "Le fate ignoranti" di Ferzan Ozpetek (per cui vince il Nastro d'Argento, il Ciak d'Oro e il Globo d'Oro dalla Stampa Estera in Italia), ma soprattutto è in "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino dove, ancora una volta, Accorsi centra un personaggio simbolo della sua generazione: quel Giulio (ruolo che riprenderà anche nel 2009 con il sequel "Baciami ancora", dello stesso Muccino) che al momento del matrimonio e della paternità si rifugia tra le braccia di una diciottenne adorante colto dal desiderio di una perenne adolescenza. Nel 2002, al 59mo Festival di Venezia ottiene la Coppa Volpi come miglior attore per "Un viaggio chiamato amore" di Michele Placido, regista con cui torna a lavorare interpretando il ruolo del Commissario Scialoja nell'adattamento del romanzo di Giancarlo De Cataldo "Romanzo criminale" (2005). Nel 2003 è chiamato a far parte della giuria della 60ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2006 torna a recitare in teatro nel dramma diretto da Sergio Castellitto "Il dubbio" scritto da John Patrick Shanley (Premio Pulitzer 2005 per la drammaturgia). Nel 2012, sempre in teatro, nel fortunato spettacolo "Furioso Orlando" e nella stagione 2013/14 in "Giocando con Orlando", ambedue liberamente tratti dal poema cavalleresco Orlando Furioso di Ludovico Ariosto adattati e diretti da Marco Baliani. Nella stagione 2014/15/16: "Decamerone vizi, virtù, passioni" liberamente tratto dal "Decamerone" di Giovanni Boccaccio, adattamento teatrale e regia di Marco Baliani. Si divide tra Italia e Francia, dove ha fondato una sua casa di produzione: Stephen Greep. E' stato insignito, dal Ministero della Cultura francese, Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres (Cavaliere dell'Ordine delle Arti e Lettere). In Francia ha lavorato, tra gli altri, nei film: "Tutta colpa di Fidel" (2005, di Julie Gavras), "Triplice inganno" (2006, di Jeròme Cornuou), "Solo un bacio per favore" (2007, di Emmanuel Mouret), "Les deux mondes" (2007, di Daniel Cohen), "La jeune fille et les loups" (2006, di Gilles Legrand), "Baby blues" (2008, di Diane Renaud), "Je ne dis pas non" (2009, di Iliana Lolic), Nous trois (2010, di Renaud Bertrand), "...Non ci posso credere" (2011, di Philippe Claudel), la serie tv "Mafiosa" di Pierre Leccia per Canal+. Nel 2013 ha debuttato alla regia: con il cortometraggio "Io non ti conosco", prodotto da Yoox Group del quale è regista e interprete (premio Nastro d'Argento 2014 come miglior esordio alla regia). Un anno dopo per Peugeot Italia, realizza altri tre cortometraggi: "Ultimo Tango", "Parking" e "Autostop". Sempre per Peugeot, è stato attore e regista di tre innovativi video di Virtual Reality realizzati per la tecnologia Oculus. Nella seconda metà degli anni Duemila torna a lavorare più frequentemente in Italia partecipando a diversi film tra cui "Viaggio sola" (2013, di Maria Sole Tognazzi), "L'Arbitro" (2013, di Paolo Zucca), "La nostra terra" (2014, di Giulio Manfredonia), "Veloce come il vento" (2015, di Matteo Rovere. Attivo anche sul piccolo schermo, prende parte alla serie TV "Il clan dei camorristi" (2013), è ideatore e interprete per la serie di Sky Italia"1992" (2015, regia di Giuseppe Gagliardi) presentata in anteprima al 65mo Festival di Berlino e alla serie "Il giovane papa" (2016, di Paolo Sorrentino). Dopo un lungo fidanzamento con Giovanna Mezzogiorno, sua compagna anche nel film di Muccino, nel 2003 è andato a vivere a Parigi con l'ex modella e attrice francese Laetitia Casta dalla quale ha avuto il figlio Orlando. Nel 2015 ha sposato l'attrice Bianca Vitali.

[2014]Io non ti conosco

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