SCHEDA ARTISTA

Roberto Faenza

Roberto Faenza

Nasce a TORINO (Italia) il 21-02-1943

BIOGRAFIA

Regista, sceneggiatore e scrittore. Nel 1965 si diploma in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 1970 si laurea in Scienze politiche all'Università di Pavia. Esordisce alla regia con il dissacrante "Escalation" (1968) e l'anno successivo dirige "H2S", film censurato e mai più rimesso in circolazione. Nel novembre del 1974 fonda a Bologna la prima radio libera. Questo atto inaugura il successivo crearsi delle radio indipendenti italiane e favorisce la caduta del monopolio Rai. Nel 1978 gira il docu-drama di satira politica, "Forza Italia!". Nel giorno del sequestro Moro il film viene ritirato dalle sale, scomparendo per oltre 15 anni. Saranno, poi, proprio le parole di Aldo Moro, rinvenute successivamente nel suo memoriale, a riabilitare il film e a suggerirne la visione, in modo da rendersi conto della spregiudicatezza dei suoi colleghi di partito. Nel 1979 dirige "Si salvi chi vuole", con Claudia Cardinale e Gastone Moschin . Anche in questo film è la politica a fare da bersaglio e, in particolare, l'imborghesimento del Partito Comunista Italiano. Divenuto un regista "scomodo", si reca fuori dall'Italia per finanziare i propri film, iniziando con "CopKiller" nel 1982. Dopo quest'ultimo, la letteratura diventa fonte di ispirazione per le sue sceneggiature. Inizia con "Mio caro dottor Grasler" (1989), tratto da un romanzo breve di Arthur Schnitzler. Nel 1993 firma la regia di "Jona che visse nella balena" per cui ottiene il David di Donatello per la miglior regia e lo stesso premio va a Ennio Morricone per le musiche e a Elisabetta Beraldo per i costumi. Due anni dopo è la volta di "Sostiene Pereira" , che trae spunto questa volta dal romanzo di Antonio Tabucchi, in cui a meritare il David 1995 è l'interpretazione di Mastroianni, nel suo ultimo film italiano, mentre alla scenografia di Giantito Burchiellato va il Nastro d'argento 1996. Nel 1997 il suo "Marianna Ucrìa", tratto dal romanzo "La lunga vita di Marianna Ucria" di Dacia Maraini, fa incetta di premi: sia il David che il Nastro d'argento per la fotografia di Tonino Delli Colli e per le scene e i costumi di Danilo Donati. Capace di un cinema che viaggia, scopre e documenta, nel 1999 dirige e ambienta a Tel Aviv "L'amante perduto", che si rifà al romanzo di Abraham B. Yehoshua. Nel 2003 firma uno dei suoi maggiori successi internazionali, "Prendimi l'anima". Il risultato di una ricerca ventennale sulla vita di Sabina Spilrein, la prima paziente isterica trattata e guarita con la psicoanalisi, allora nascente. Nel 2004 il suo "Alla luce del sole" sugli ultimi due anni vita di don Pino Puglisi, sacerdote ucciso dalla mafia, è un'opera di impegno civile inusuale per il cinema di questi anni che gli assegna: la Nomination European Film Award Miglior Regista 2005, Premio David Giovani Miglior Film 2005, Premio Vittorio De Sica 2005, Premio migliore attore protagonista al Festival di Karlovy Vary 2005. Nel 2005 esce " I giorni dell'abbandono", tratto dall'opera di Elena Ferrante e presentato in concorso alla 62ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Ancora una volta tra gli interpreti compare Zingaretti, in questo caso con Margherita Buy e Goran Bregovic . Nel 2007, colpito dalla modernità de "I Viceré" di Federico De Roberto, lo traspone per lo schermo considerandolo "un'impietosa autobiografia di una nazione". Tra il 2010 e il 2011 gira a New York "Un giorno questo dolore ti sarà utile", dall'omonimo romanzo di Peter Cameron. Toby Regbo veste i panni del protagonista, un "Giovane Holden" contemporaneo, ed è affiancato dalle due attrici premi Oscar Ellen Burstyn e Marcia Gay Harden. Nel 2011 sembra fare un ritorno alle origini, producendo il film documentario "Silvio Forever", scritto dai giornalisti de "La Casta" Sergio Rizzo e Antonio Stella, diretto insieme a Filippo Macelloni. Nello stesso anno, realizza per il piccolo schermo un film sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, "Il delitto di Via Poma", con Silvio Orlando, Giulia Bevilacqua e Giorgio Colangeli. Nel 2014, Faenza racconta le avventure di una ragazzina nel dopo Shoa con "Anita B." mentre l'anno successivo dirige insieme a Filippo Macelloni il documentario "Bambini nel tempo", prodotto per le Teche Rai. Nel 2016 firma "La verità sta in cielo", incentrato sulle vicende che ruotano attorno al caso di Emanuela Orlandi. Il film ha richiesto quattro anni di preparazione, durante i quali è stato necessario reperire una copiosa documentazione, in alcune parti anche inedita, a sostegno del racconto. Accanto all'attività di regista ha affiancato quella di docente universitario, prima in America, al Federal City College di Washington, D.C., quindi in Italia, presso l'Università di Pisa, dove dal 1978 ha insegnato Sociologia della Comunicazione. Dal 2005 ha insegnato Teoria e tecniche del linguaggio cinematografico presso Scienze della Comunicazione all'Università Sapienza di Roma. Un suo libro del 1973, "Senza chiedere permesso" è stato alle origini della caduta del secondo governo Andreotti. Dal 1990 al 1995, ha diretto presso il CNR il Progetto strategico sulla comunicazione a distanza e sull'origine di Internet. È anche autore di alcuni saggi sui rapporti tra Italia e USA nell'immediato dopoguerra e durante il periodo dell'amministrazione Kennedy. Tra questi i più noti sono: "Gli Americani in Italia" del 1973 e "Il Malaffare" del 1978, citato come fonte nel rapporto sull'assassinio di John Kennedy dal Procuratore Jim Garrison. Tra le sue pubblicazioni più recenti: "FiniRai" (sulla riforma della Rai), on line dal 2015, e "Un giorno quest'America. Diario avventuroso di un regista italiano nell'America di Obama" (2012).

[2016]La verità sta in cielo
[2013]Anita B.
[2011]Un giorno questo dolore ti sarà utile
[2009]Il caso dell'infedele Klara
[2007]I viceré
[2005]I giorni dell'abbandono
[2004]Alla luce del sole
[2003]Prendimi l'anima
[1999]L'amante perduto
[1997]Marianna Ucrìa
[1995]Sostiene Pereira
[1993]Jona che visse nella balena
[1989]Mio caro dottor Gräsler
[1982]Copkiller
[1968]Escalation
[1968]H 2 S

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