SCHEDA ARTISTA

Roberto Andò

Roberto Andò

Nasce a PALERMO (Italia) il 11-01-1959

BIOGRAFIA

Scrittore, sceneggiatore, regista teatrale e cineasta. Comincia a lavorare nel cinema, che considera il suo primo amore, come assistente di Francesco Rosi, Federico Fellini, Michael Cimino e Francis Ford Coppola. Stringe rapporti professionali e d'amicizia anche con Leonardo Sciascia, Giacomo Battiato e Harold Pinter. E' stato anche critico cinematografico de 'Il Globo' e collaboratore di 'Reporter'. Appassionato di teatro, firma spettacoli su testi di Calvino e Pinter ed è direttore artistico del Museo Internazionale delle Marionette e delle Orestiadi di Gibellina. Cultore di musica, dirige spettacoli lirici passando da Debussy e Mozart fino a Marco Betta. Diverse anche le regie teatrali - tra le 14 messe in scena si ricordano "Le storie del signor Keuner" di Bertold Brecht, "La notte delle lucciole" di Leonardo Sciascia, "Il Dio della carneficina" di Yazmina Reza, "Shylock, ovvero Il mercante di Venezia in prova" di William Shakespeare - tra le quali si distinguono quelle realizzate in sodalizio con Moni Ovadia e quelle dedicate all'opera di Harold Pinter: "La stanza", "Anniversario" e "Vecchi Tempi". Nel 2008 ha pubblicato "Diario senza date", un romanzo-saggio dedicato a Palermo. Il suo primo film in video "Robert Wilson Memory/Loss. Fragments of a Poetic Biography" (1994) è presentato alla 51ma Mostra del Cinema di Venezia nella sezione 'Finestra sulle immagini'. Anche il suo primo lungometraggio "Diario senza date" (1995) con Bruno Ganz, viene presentato a Venezia, ma nella sezione 'Iniziative Speciali', ed è premiato per la regia al Festival di SulmonaCinema e al Festival Cittadella del Cinema indipendente di Arezzo. Nel 2000 "Il manoscritto del principe" su Tomasi di Lampedusa gli viene prodotto da quello che considera il suo maestro, Giuseppe Tornatore, e vince il Nastro d'Argento come migliore produzione, il premio Fellini e il premio Sergio Leone per la regia. Nel 2002 il Centro Sperimentale di Cinematografia gli affida la realizzazione di un documentario su Francesco Rosi in occasione degli 80 anni del grande regista napoletano. Nel 2004 passa al noir di forti sentimenti con "Sotto falso nome" (film di chiusura a Cannes alla 43ma Semaine de la Critique). Nel 2006, al Festival internazionale del film di Roma, presenta "Viaggio segreto", tratto dal romanzo "Ricostruzioni" di Josephine Hart. Nel 2012 porta sul grande schermo "Viva la libertà", adattamento del suo romanzo "Il trono vuoto", vincitore del Premio Campiello Opera Prima e del Premio Vittorini Opera Prima. Nel 2016 è chiamato a guidare i giurati studenti di cinema che assegnano il Premio al Miglior Film Restaurato e al Miglior Documentario alla 73ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

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