SCHEDA ARTISTA

Riz Ortolani

Riz Ortolani

Riziero Ortolani

Nasce a PESARO (italia) il 25-03-1926

BIOGRAFIA

Compositore e direttore d'orchestra. Personalità artistica poliedrica e innovativa vanta una produzione che spazia dal cinema al teatro, dalla musica classica alle opere televisive. L'incontro con la musica avviene prestissimo: quando Riz ha solo quattro anni, suo padre, appassionato di lirica, lo indirizza verso lo studio del violino, ma a causa di un incidente d'auto - che gli procura una grave lesione al gomito sinistro - è costretto a cambiare indirizzo di studi. Diplomato al Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro, dove studia composizione e flauto, appena ventenne si trasferisce a Roma. Qui si unisce a un gruppo di giovani strumentisti dell'orchestra della RAI mettendosi subito in evidenza, tanto che i dirigenti dell'azienda gli affidano la direzione di un'orchestra jazz-sinfonica (nel 1954 firma il suo primo programma radiofonico "Occhio magico") che gli darà immediata popolarità. A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta iniziano anche le sue collaborazioni all'estero: è il direttore d'orchestra in locali da ballo celebri - tra cui il Ciro's di Hollywood - e inizia il suo sodalizio con i grandi Studios hollywoodiani quali MGM, United Artists, Paramount, Columbia Pictures ed Embassy Picture. Nel 1962, insieme al compositore napoletano Nino Oliviero scrive la colonna sonora del film "Mondo cane" di Paolo Cavara, Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi - con questi ultimi due collaborerà ancora in seguito, scrivendo per loro le musiche di "La donna nel mondo" (1962), "Africa addio" (1966), "Zio Tom" (1971), "Mondo candido" (1975). "More", il tema principale del film, interpretato da Katyna Ranieri (cantante e attrice, sposata nel 1956 a Città del Messico), gli vale nel 1964 la candidatura all'Oscar per la miglior canzone e al Grammy Award come miglior tema strumentale. Grande successo internazionale, "More" conta oltre mille incisioni dei maggiori artisti del mondo e 70 milioni di dischi venduti. Nella sua lunga e produttiva carriera cinematografica - sono centinaia i titoli che compaiono nella sua filmografia come autore di colonne sonore - Ortolani ha collaborato con tanti importanti registi italiani e stranieri tra cui Vittorio De Sica ("Sette volte donna", 1967; "Colpo grosso alla napoletana", 1968), Dino Risi ("Il sorpasso", 1962; "Primo amore", 1978; "Fantasma d'amore", 1981), Franco Zeffirelli ("Fratello sole, sorella luna", 1972), Terence Young ("Joe Valachi - I segreti di Cosa Nostra", 1972; "Le guerriere dal seno nudo", 1973), Edward Dmytryk ("Lo sbarco di Anzio", 1968), Alberto Lattuada ("Il corpo della ragassa", 1979; la mini-serie TV "Cristoforo Colombo", 1985), Robert Siodmak ("La calata dei barbari", 1968; "La guerra per Roma - Seconda parte", 1969) e Carlo Lizzani ("Requiescant", 1966; "Banditi a Milano, 1968). Ma i sodalizi più lunghi e fruttuosi sono senza dubbio quelli instaurati con Damiano Damiani - "Girolimoni il mostro di Roma" (1972), "Perché si uccide un magistrato?" (1975), "Io ho paura" (1977), "L'avvertimento" (1980), la celebre serie TV "La Piovra" (1984), "L'inchiesta" (1986, Nastro d'argento per la miglior musica), "Gioco al massacro" (1989), "Il sole buio" (1989), "L'angelo con la pistola" (1991); "Ama il tuo nemico" (1999) - e, soprattutto, Pupi Avati. Sono infatti venticinque le partiture scritte ed eseguite per Avati. Per citarne alcune: dai primi "Aiutami a sognare" (1981, Nastro d'argento per la miglior musica), "Una gita scolastica" (1983, Nastro d'argento per la miglior musica), "Zeder" (1983), "Impiegati" (1985), "Festa di laurea" (1985, David di Donatello come miglior musicista), "Regalo di Natale" (1986, David di Donatello per la miglior canzone), "Ultimo minuto" (1987, David di Donatello per la miglior canzone), "Storia di ragazzi e ragazze" (1989), "Magnificat" (1993), "Il testimone dello sposo" (1997) ai più recenti "Il cuore altrove" (2003), "La rivincita di Natale" (2003), "Ma quando arrivano le ragazze?" (2005, David di Donatello come miglior musicista), "La seconda notte di nozze" (2005), "Il papà di Giovanna" (2008), "Una sconfinata giovinezza" (2010), fino alla loro ultima collaborazione, la mini-serie TV "Un matrimonio" (2012). Tra i temi musicali scritti per il piccolo schermo si ricordano quelli dei popolari sceneggiati "L'alfiere" (1956), "La cittadella" (1964), "David Copperfield" (1965), "La fiera delle vanità" (1967), "La freccia nera" (1968), "...e le stelle stanno a guardare" (1971), "Ritratto di donna velata" (1975), "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" (1983). Degna di nota è anche la sua collaborazione con il regista Antonio Margheriti - "Crollo di Roma" (1963), "La vergine di Norimberga" (1963), "Danza macabra" (1964), "Operazione Goldman" (1966), "Nella stretta morsa del ragno" (1971), "La morte negli occhi del gatto" (1973) - che ha richiamato tra gli appassionati delle sue musiche il filmaker americano Quentin Tarantino, arrivato a utilizzare alcune composizioni di Ortolani nei film "Kill Bill vol. 1 e 2" e "Django Unchained". Tra gli altri riconoscimenti ottenuti dal musicista a livello internazionale figurano anche: il Golden Globe (1965) per la miglior canzone, "Forget Domani" - presente nella colonna sonora del film "Una Rolls Royce gialla" di Anthony Asquith - e una seconda nomination all'Oscar per la miglior canzone, nel 1971, con "Till Love Touches Your Life" (dal film "La valle dei Comanches" di Jerry Hopper). Ha inoltre ottenuto diverse onorificenze: nel 1995 il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana, conferitogli dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro, e il Premio Circolo della Stampa Pesaro "per il cittadino Riziero Ortolani che onora la sua città nel mondo"; nel 1996 la Targa d'Argento ad Honorem per "alti meriti artistici" dal Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro; nel 2001 la Medaglia d'Argento dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi per "alti meriti artistici" in occasione della prima esecuzione della "Sinfonia per la Memoria". Nel 2004, al Maggio Musicale Fiorentino, viene presentato il suo primo balletto dal titolo "In Una Parte di Cielo", ispirato alla vita di Michelangelo. Nel 2007 crea a Pesaro, insieme alla moglie Katyna Ranieri, la Fondazione Riz Ortolani per promuovere la musica attraverso borse di studio, seminari, dibattiti, concertistica e mostre. Nello stesso anno nasce l'OperaMusical "Il Principe della Gioventù", ispirata all'appassionante vicenda storica della Congiura dei Pazzi nella Firenze Rinascimentale. Nel corso della sua lunga carriera Ortolani ha diretto orchestre sinfoniche prestigiose come quelle di Londra, Berlino, Houston, Rio de Janeiro, Messico, La Fenice di Venezia, la Sinfonica del Teatro dell'Opera di Roma, il Regio di Torino e la Philharmonique de Montecarlo. Memorabile resta il suo tour in Giappone alla direzione dell'Orchestra Sinfonica di Vienna. È morto all'età di 87 anni, dopo essere stato ricoverato per un intervento clinico che ha visto peggiorare le sue condizioni, aggravate a causa di una bronchite.

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