BIOGRAFIA
Attrice. Figlia di uno scrittore teatrale slavo e di una pianista e compositrice italiana, frequenta le scuole superiori a Londra. Dopo, studia a Parigi recitazione, musica e danza sotto la guida di Tania Balachova. Qui, come ballerina, entra a far parte della compagnia del Marquis de Cuevas e, poi, in quella di Roland Petit. Torna in Italia negli anni Sessanta e si dà alla recitazione, prima in teatro con la compagnia Morelli-Stoppa, a cui seguiranno collaborazioni anche con Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau, poi in televisione e al cinema. La sua prima interpretazione cinematografica significativa è del 1964 in "Giulietta degli spiriti", di Federico Fellini. Capace di destreggiarsi con vari registri interpretativi, le vanno a pennello soprattutto le parti da persona introversa e fragile. Viene molto valorizzata dai film di Luis Buñuel, come in "Il fascino discreto della borghesia" (1972), "Il fantasma della libertà" (1974) e "Quell'oscuro oggetto del desiderio" (1977). La sua figura minuta si distingue anche in "Amici miei" (1975), di Mario Monicelli, e nel lavoro del grande maestro Andrei Tarkovsky, "Nostalghia" (1983). Non è molto avvenente, ma è dotata di una recitazione piuttosto espressiva dalla mimica molto particolare: sbarra gli occhi, muove le labbra facendogli assumere espressioni bizzarre e recita come se cantasse. Queste caratteristiche l'hanno resa particolarmente adatta ad impersonare una vasta gamma di personaggi, anche i più strampalati, come quello per i vari episodi della saga legata al ragionier 'Fantozzi', nei panni della moglie disincantata e fin troppo ubbidiente 'Pina'. Questo ruolo, per l'episodio "Fantozzi in Paradiso" (1993) di Neri Parenti, le vale anche la vincita di un Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista. Da sempre è molto attiva anche in televisione partecipando a numerosi sceneggiati anche di successo, come "Il giornalino di Gian Burrasca" (1964), di Lina Wertmüller, tratto dal libro omonimo, e "Nel mondo di Alice" (1974), di Guido Stagnaro, ispirato alla celebre fiaba di Lewis Carroll. La serie più nota in cui ha recitato negli ultimi tempi è, sicuramente, "Un medico in famiglia". Anche negli anni Duemila non si risparmia, si ricordano le sue partecipazioni a "Saturno contro" (2006), di Ferzan Özpetek, e "Scontro di Civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio" (2009), di Isotta Toso. Nel 2002 le è stato assegnato il premio 'Eleonora Duse', in riconoscimento della sua rilevante carriera teatrale mentre, nel 2007, ha ricevuto il Ciak d'Oro alla carriera cinematografica. Parla correntemente l'italiano, l'inglese, il francese, il tedesco e il serbo-croato e ha recitato più volte in queste lingue.
FILMOGRAFIA
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