SCHEDA ARTISTA

Jerzy Skolimowski

Jerzy Skolimowski

Jerzy Yurek Skolimowski

Nasce a ?ÓD? , ?ódzkie (Polonia) il 05-05-1938

BIOGRAFIA

Regista, sceneggiatore e attore. La sua infanzia è segnata dalle drammatiche vicende della II Guerra Mondiale: suo padre Stanis?aw Skolimowski, architetto e attivista della Resistenza polacca, muore in un campo di concentramento. A soli dieci anni si trasferisce con la madre Maria Postnikoff a Praga, dove lei per un periodo è addetta culturale presso l'ambasciata polacca. Frequenta le scuole superiori a Podebrady e tra i suoi compagni di scuola figurano anche i futuri registi Milo¿ Forman e Ivan Passer così come Vaclav Havel, scrittore e drammaturgo divenuto primo presidente della Repubblica Ceca. Giovane dal carattere vivace e ribelle, studia Etnografia, Storia e Letteratura all'Università di Varsavia, pratica la boxe (in seguito sarà pugile anche sul grande schermo, per un paio di volte) e si appassiona al mondo della musica Jazz. Proprio la passione per il Jazz e l'amicizia con il compositore Krzysztof Komeda (che per lui comporrà le colonne sonore dei film "Barriera" e "Il vergine") lo mettono in contatto con l'attore Zbigniew Cybulski e i registi Andrzej Munk e Roman Polanski, con cui il musicista avrà una fitta collaborazione. Nei primi anni Sessanta ha già al suo attivo diversi libri di poesie, racconti e sceneggiature, ma decisivo per il suo ingresso nel mondo del cinema è l'incontro con il maestro Andrzej Wajda per il quale, nel 1960, scrive insieme a Jerzy Andrzejewski la sceneggiatura del film "Innocenti perversi" (in cui recita per la prima volta, non accreditato e nel ruolo di un pugile). Decide quindi di iscriversi alla prestigiosa Scuola nazionale di cinema, teatro e televisione di ?ód? (dove collabora anche allo script di "Il coltello nell'acqua" di Roman Polanski) e nel frattempo scrive e realizza anche i suoi primi cortometraggi: "Oko Wykol", "Hamles" ed "Erotyk" (tutti del 1960). Nel 1964 ha pronto il suo primo lungometraggio, "Segni particolari nessuno", realizzato sotto il patrocinio artistico di Andrzej Munk durante gli anni di corso alla Scuola, con la pellicola messa a disposizione degli allievi, un operatore alle prime armi e se stesso («non avevo abbastanza soldi per potermi pagare un attore che per tre anni stesse giorno e notte a mia disposizione, con lo stesso vestito, che stesse attento a quello che mangiava per non ingrassare, portasse sempre lo stesso taglio di capelli rasati» ha dichiarato nel 1966 ai "Cahiers du Cinéma") come interprete del ruolo principale: Andrzej Leszezyc, una specie di suo alter ego che - formando una sorta di idealistica trilogia - riprenderà anche nei successivi "Walkower" (1965, realizzato senza avere all'epoca alcuna conoscenza della cinematografia di Jean-Luc Godard, ma dai più dichiarato di evidente stampo godardiano ) e "Mani in alto!" (completato nel '67, ma proibito e ritirato dalle autorità polacche pochi giorni prima del festival di Venezia - dove era stato selezionato per il concorso - e distribuito in Polonia solo nel 1981, in una nuova versione). Enfant terrible del Nuovo Cinema Est-europeo, sin dagli esordi si mette subito in evidenza nel panorama cinematografico di quegli anni, anche a livello internazionale. Tuttavia, le vicissitudini relative al film "Mani in alto!" lo portano a prendere la drastica decisione di non girare più film nel suo paese e, da quel momento, le sue vicende artistiche e professionali si svolgono per lo più all'estero, soprattutto in Inghilterra e negli Stati Uniti. In cinquant'anni di carriera cinematografica - interrotta per più di un decennio tra la fine degli anni 90 e il 2008 - ha realizzato oltre venti film, caratterizzati da un forte autobiografismo in cui si manifesta un carattere disilluso e uno sguardo rivolto al realismo e all'incomunicabilità tra generazioni. Ma soprattutto, la grande originalità dei suoi film risiede nell'abolizione della distinzione tra 'soggettivo e oggettivo', vero e fittizio, senza una precisa separazione tra "l'io e il 'lui'", estremo impulso all'identificazione con il personaggio principale. Il suo palmares comprende diversi riconoscimenti internazionali tra cui: l'Orso d'oro a Berlino per "Il vergine" (1967, un film comico realizzato in Belgio e interpretato da Jean-Pierre Léaud e Catherine Duport, che racconta di un giovane apprendista parrucchiere, scombussolato e in balia del mondo moderno, che sogna di vincere una gara automobilistica); il Gran Premio della Giuria per "L'australiano" (1978, resoconto delle vicende di un uomo rinchiuso in un manicomio, che ha imparato a emettere un urlo micidiale dagli aborigeni australiani e che ha tragicamente segnato il matrimonio di una coppia che lo aveva accolto in casa) e il Premio per la sceneggiatura di "Moonlighting" (1982, interpretato da Jeremy Irons e ambientato nella comunità polacca in Inghilterra, è un'amara metafora politica, allusiva al regime militare in Polonia, ma raccontata con un ritmo incalzante e caustico umorismo) al Festival di Cannes; il Premio per la miglior regia con "La nave faro" (1985, film d'azione tratto dal romanzo di Siegfried Lenz, dai drammatici risvolti metaforici e interpretato da Robert Duvall e Klaus Maria Brandauer) e il Premio Speciale della Giuria e il Premio Cinemavvenire per "Essential Killing" (2010, la selvaggia e inarrestabile fuga per la sopravvivenza di un presunto talebano in Afghanistan, che è valso al suo interprete, Vincent Gallo, la Coppa Volpi come miglior attore) alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. E' stato inoltre chiamato a far parte della Giuria a Cannes (1987) e Venezia (2001), mentre nel 2008 il suo ritorno dietro la macchina da presa "Cztery noce z Anna" è stato accolto come film d'apertura alla 40. edizione della Quinzaine des Réalisateurs. Nel 2011 è chiamato a presiedere la giuria del concorso per cortometraggi della 50ma 'Semaine de la Critique' (Cannes). Oltre alle già citate collaborazioni con Wajda e Polanski, diverse sono state le sceneggiature scritte per altri ed è stato anche attore per colleghi come Volker Schlöndorff ("L'inganno", 1981), Taylor Hackford ("Il sole a mezzanotte", 1985), Tim Burton ("Mars Attacks!", 1996), Julian Schnabel ("Prima che sia notte", 2000) e David Cronenberg ("La promessa dell'assassino", 2007). Attivo anche come produttore, oltre ad alcuni suoi film, nel 1993 ha prodotto il film "Gli uomini ombra", scritto e diretto dai due figli (che hanno firmato come Michael Lyndon e Joseph Kay). L'espressione della sua arte non è limitata al grande schermo. E', infatti, anche un pittore di successo le cui opere sono state esposte in numerose mostre in Europa (tra cui la Biennale d'Arte di Venezia) e negli Stati Uniti, dove ha vissuto per oltre vent'anni. Dopo il fallimento del matrimonio con l'attrice Elzbieta Czyzewska (che aveva interpretato il ruolo della moglie di Andrzej Leszezyc nel film "Segni particolari nessuno") si è sposato con l'attrice Joanna Szczerbic, anche lei più volte interprete dei film da lui diretti, a partire da "Barriera".

[2010]Essential Killing
[2008]Cztery noce z Anna
[1991]LA CHIAVE DELLA TRENTESIMA PORTA
[1989]Acque di primavera
[1986]Presunta assassina
[1984]Il successo è la miglior vendetta
[1982]MOONLIGHTING
[1978]L'AUSTRALIANO
[1972]Poslizg
[1972]Un ospite gradito per mia moglie
[1970]LE AVVENTURE DI GERARD
[1970]LA RAGAZZA DEL BAGNO PUBBLICO
[1968]DIALOGO 20-40-60
[1967]IL VERGINE
[1967]MANI IN ALTO!
[1966]Barriera
[1965]WALK OVER
[1964]SEGNI PARTICOLARI: NESSUNO
[1962]Il coltello nell'acqua
[1961]Boks
[1960]Ingenui perversi

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