SCHEDA ARTISTA

Jacques Rivette

Jacques Rivette

Pierre Louis Rivette

Nasce a ROUEN (Francia) il 01-03-1928

BIOGRAFIA

Regista. Nonostante l'affermazione di François Truffaut "la Nouvelle Vague è iniziata grazie a Jacques Rivette", il cineasta francese ha avuto minor fortuna rispetto a tanti altri suoi colleghi. Laureatosi in cinematografia come molti altri dei "Cahiers du Cinéma" (lo stesso Truffaut, Jean-Luc Godard, Claude Chabrol ed Eric Rohmer) Rivette, come Rohmer, approda tardi alla regia. Dopo aver realizzato due cortometraggi - "Aux quatre coins" (1949) e "Le quadrille" (1950), con Jean-Luc Godard come protagonista - a metà degli anni Cinquanta lavora come assistente di Jean Renoir e Jacques Becker. Nel 1958 è fra i primi della "nidiata dei Cahiers" a dedicarsi alla produzione di film. Senza l'aiuto di un produttore, Rivette gira nelle strade con l'ausilio dei suoi amici e di una cinepresa 16 mm, realizzando un film con fondi presi a prestito. Tuttavia solo nel 1960, dopo il successo delle pellicole di Truffaut ("I quattrocento colpi", 1959), Resnais ("Hiroshima mon amour", 1959) e Godard ("A bout de souffle", 1960), Rivette riesce a realizzare la sua opera prima, "Parigi ci appartiene", film ambiguo e intellettuale, un'impresa monumentale - per un critico divenuto regista - con circa 30 attori (inclusi Chabrol, Godard e Jacques Demy), numerose location e un impenetrabile labirinto narrativo. Il suo debutto alla regia traccia un percorso sulla cui scia si muovono tutti i film successivi. Il secondo film , molto più commerciale, è "Suzanne Simonin la religiosa", adattamento del romanzo di Diderot, "La Religieuse", cui Rivette inizia a lavorare nel 1963 ma che esce tre anni più tardi dopo varie modifiche alla sceneggiatura per evitare la censura. La pellicola è il suo primo successo commerciale e diviene ancor più famosa dopo che il governo ne blocca la proiezione in pubblico per un anno. Il vero talento di Rivette si manifesta durante il periodo 1968 - 1974: in sei anni, infatti, dirige "L'Amour Fou" (1969, quattro ore di durata), la leggendaria pellicola di 13 ore "Out 1: Noli me tangere" (1970, realizzata per la tv francese ma mai trasmessa, successivamente ridotta a quattro ore nel 1972 e reintitolata "Out 1: Spectre") e soprattutto "Céline et Julie vont en bateau" (1974), il più divertente e visto. In questi tre film Rivette inizia la costruzione di quella che è stata in seguito chiamata la "Casa della fiction", uno stile enigmatico di fare film, influenzato dal lavoro di Louis Feuillade e caratterizzato da improvvisazioni, ellissi e considerevoli esperimenti narrativi. Nel 1976 riceve un'offerta per girare una serie di quattro film intitolata "Le Figlie del fuoco": "Duelle" (1976), il primo della serie, riceve però un giudizio così negativo che il suo seguito, "Noroit" - che alcuni critici considerano il migliore - non viene distribuito. Gli altri due film non sono mai stati realizzati. Gli anni Ottanta non sono migliori: realizza cinque film ma solo uno, "'L'amore in pezzi" (1984) è distribuito anche negli Stati Uniti, ricevendo un'accoglienza assai tiepida da parte della stampa. Nel decennio successivo invece Rivette riceve finalmente meritati consensi. Nel 1991 realizza "La Bella Scontrosa", con Michel Piccoli e Emmanuelle Béart, ben accolto dalla critica e con il quale riceve il premio speciale della giuria a Cannes. Nel 1993 realizza il film in due parti "Giovanna d'Arco", con Sandrine Bonnaire, presentando l'eroina in un modo totalmente differente dalle altre versioni cinematografiche. Dopo la commedia "Alto, basso, fragile" (1995), ispirata alle commedie musicali della MGM e a Jacques Demy (Rivette gira le scene cantate e ballate nelle strade di Parigi) nel 2001 gira "Chi lo sa?" commedia romantica con Jeanne Balibar e Sergio Castellitto, liberamente tratta da "Come tu mi vuoi" di Pirandello. Dopo aver diretto nel 2003 "Storia di Marie e Julien", nel 2007 porta in concorso a Berlino "La duchessa di Langeais" e, nel 2009, la sua ultima fatica "Questione di punti di vista" è in concorso nella Selezione ufficiale del festival di Venezia. Muore all'età di 87 anni.

[1995]Lumière et compagnie
[1960]Paris nous appartient
[1957]Le coup du berger

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