SCHEDA ARTISTA

Corrado Farina

Corrado Farina

Nasce a TORINO (Italia) il 18-03-1939

BIOGRAFIA

Regista e sceneggiatore - sia pubblicitario che cinematografico - e scrittore. Si è appassionato di cinema in giovanissima età, frequentando le sale cinematografiche di Torino. Durante gli anni dell'università - si laureerà in Giurisprudenza - inizia a scrivere di cinema su alcuni giornali studenteschi e politici, partecipa alla nascita del "Centrofilm" di Gianni Rondolino e, dopo di lui, dirige il Centro Universitario Cinematografico. Nel frattempo realizza una ventina di film a passo ridotto insieme a un gruppo di amici. Finiti gli studi, il suo desiderio è quello di lavorare nel campo del cinema ma infine accetta un lavoro come copywriter presso lo Studio Testa, una grande agenzia di pubblicità. Vi rimane per cinque anni durante i quali è autore e regista di centinaia di "caroselli" (gli spot pubblicitari di allora) di cui tra i più celebri figurano " È in arrivo il treno Saiwa", "La pancia non c'è più" (con Mimmo Craig) e "Nicola lo scommettitore" (con Nicola Arigliano). In questo periodo si avvicina anche al mondo dei fumetti - altra forte passione giovanile - sia come autore (tra cui alcune storie di "Diabolik") sia con una serie di articoli, un saggio monografico su Guido Crepax pubblicato dalla Sipra e una serie inedita di strip intitolate "Il grande persuasore" (ispirate al suo rapporto di odio-amore con Armando Testa). Alla fine degli anni Sessanta si trasferisce con la moglie e i due figli a Roma dove debutta, nel 1969, come aiuto regista di Leonardo Bonomi nel film "Sortilegio" (che però per vicende produttive non arrivò mai alla copia campione). A questo seguirono "L'amore coniugale" di Dacia Maraini e "La notte dei fiori" di Gian Vittorio Baldi. Alla fine del 1970 Damiano Damiani lo chiama come aiuto regista per "Confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica", ma Farina non può accettare perché sta girando il suo primo film da regista, "Hanno cambiato faccia", che nel 1971 vince il Pardo d'oro al Festival di Locarno. Due anni dopo realizza "Baba Yaga", tratto da una storia a fumetti di Guido Crepax, suo secondo e ultimo lungometraggio. Dalla metà degli anni Settanta si è dedicato quasi esclusivamente ai servizi televisivi e ai documentari, sia per il circuito cinematografico che per Aziende pubbliche e private (Fiat, Alfaromeo, Italsider, Henkel, Telecom, Enel, Enea) ed Enti istituzionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Istituto Luce, Rai Educational). Negli anni Ottanta inizia a lavorare per i Servizi Speciali del TG2, collaborando con Giuseppe Fiori, Ettore Masina e Emilio Ravel alle rubriche "Gulliver", "Spazio Sette" e "Scoop". A partire dagli anni Novanta ha realizzato anche programmi composti in tutto o in parte da materiale di repertorio. Nel 1999 è stato tra i fondatori di Comingsoon Television. Autore della quasi totalità dei soggetti e delle sceneggiature di ciò che ha realizzato come regista, negli anni ha collaborato con varie riviste occupandosi ovviamente di cinema, comunicazione e fumetti, ma anche di illustrazione e antiquariato librario. Nel 1994 pubblica il primo dei suoi romanzi, "Un posto al buio", versione su carta del soggetto di uno dei tanti film che non è mai riuscito a realizzare. In seguito ne ha scritti e pubblicati altri, quasi tutti concepiti anche loro come soggetti cinematografici: "Giallo antico" (1999), sulla morte di Emilio Salgari; "Storia di sesso e di fumetto" (2001); "Dissolvenza incrociata", sulle riprese di un film a Torino alla fine degli anni Cinquanta (2002); "Il calzolaio" (2004); "Il cielo sopra Torino" (2006), ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale; "L'invasione degli ultragay", una parabola grottesca sull'intolleranza (2008); "La figlia dell'istante" (2010), che a differenza degli altri non nasce come soggetto cinematografico ma da un vecchio servizio televisivo realizzato nel 1980 con Fruttero e Lucentini; "Attraverso lo schermo" (2016), un'autobiografia dedicata ai suoi 77 anni di rapporto con il cinema, prima come spettatore e poi come autore.

[1973]Baba Yaga
[1971]HANNO CAMBIATO FACCIA

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